Massimiliano Sciuccati: l’artista dell’espressionismo pop-contemporaneo

Arianna Forni, Art Advisor

In un periodo storico in cui l’immagine surclassa l’intelletto, in cui i filtri si appoggiano al reale, in cui la
donna acquisisce presenza sociale solo se appariscente, nel suo lato esteriore, e, allo stesso tempo,
sottomessa, schiva e intimorita, nel suo lato interiore; ecco che: arriva Sciuccati.
Non è solo l’artista delle donne, è l’artista del movimento cromatico, dell’esplosione astratta capace di dar vita ad una figura distinta, una donna, sì, soave o potente, sensuale o timida, perfetta nelle sue umane imperfezioni e, sempre, bellissima.


Sciuccati non parla della sua arte, non parla delle sue opere, spesso non le chiama nemmeno opere, per lui sono schizzi, disegni nati da un gesto spontaneo, anche questo lo rende un artista, vero: non parla di sé, lascia che siano gli altri a farlo al posto suo, lascia che a parlare siano le sue tele.


Un tratto spesso graffiante, un taglio d’immagine quasi fotografico pur essendo molto distante dalla ricerca di un paragone verosimile, anzi, si sfugge la realtà e ci si appoggia all’immaginazione, all’ancestrale
evocazione di un sentimento empatico capace di farci vedere ciò che il suo colorismo è in grado di
trasmettere. Le sue figure non vogliono dirci né chi sono né come sono, siamo noi a doverci far condurre
nel viaggio, alla scoperta della donna di cui potremo innamorarci, tutti. Una donna dagli occhi penetranti,
perfetti tecnicamente quanto sensibilmente, un dettaglio, è vero, ma gli occhi sono davvero “lo specchio
dell’anima”, sono il punto focale di ogni sua creazione. Non è una donna fisica, non è carnale, non è
tangibile, lei è la Donna, rappresentazione dei nostri sentimenti ed è solo quando, nell’osservazione attenta del suo tratto, riusciremo a trovare la nostra, personale, sinuosità che sapremo con quale Opera non vorremo mai separarci.


“Less is more”, è vero, non serve molto per parlare di sé, non serve molto per colpire un’anima pura, non
serve molto per stuzzicare la mente alla ricerca dei ricordi passati e di quelli futuri, creati da una fervida e
attiva immaginazione ma, ci pensa Sciuccati, anzi, ci pensano le sue donne: se volete ascoltare ed essere
ascoltati potete, di buon diritto, appoggiarvi almeno ad una delle sue opere, ne sarete coinvolti e avvolti ad ogni singolo sguardo.